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Il ferragosto 2020 sarà diverso dal solito? La voglia di festeggiare sembra non essere venuta meno. A parte le persone che lavorano anche nei giorni festivi, tutti gli altri sembra abbiano il desiderio di svagarsi. Probabilmente, è un modo di esorcizzare un momento storico difficile, con la speranza che il peggio sia alle spalle e la paura per un futuro che appare, purtroppo, ancora carico di ombre.
I festeggiamenti dai quali deriva l'odierno "Ferragosto" sono le "Feriae Augusti". Nell'antica Roma le feriae erano i giorni di riposo, in questo caso la festa dell'Imperatore Augusto. Ragioni pratiche e politiche spinsero Augusto ad istituirla nel 18 a.C. Legò il proprio nome ad un intero mese e si impose nell'immaginario collettivo alla stregua di una divinità, garantendosi una posizione intoccabile.
Il mese, d'altra parte, era già carico di ricorrenze, alcune risalenti a riti praticati dai latini, come i Nemoralia. Ovidio descrive un lago circondato da foreste, lungo un muro "ex voto" per ringraziare la Dea Diana e le donne che andavano in processione con fiaccole accese. Ad Agosto a Roma si festeggiavano anche i Consualia, che segnavano la fine della raccolta del grano.
In molte culture questo mese veniva festeggiato. In Oriente, nella zona della Siria, era dedicato alla Grande Madre, Atargatis. Nell'antica Grecia ad Afrodite. Per i Celti cadeva in questo periodo il momento del culmine dell'estate e celebravano il Lughnasad. Lugh era il dio del lavoro manuale, divinità della luce e della rinascita.
La religione cristiana non fece altro che sovrapporre le proprie festività alle preesistenti. Diana era Vergine, veniva raffigurata con un bambino in braccio e il legame con la terra era rappresentato da un serpente. Le persone erano abituate a festeggiare in quel periodo e fra le fine del IV secolo e l'inizio del V si verificò un graduale passaggio al Cristianesimo.
Stratificazioni e sostituzioni di riti e anniversari, sono da sempre stati utilizzati quali strumenti di esercizio e consolidamento del potere sulle masse. Non fu un caso se il regime fascista enfatizzò questa data, favorì le gite fuori porta, riducendo dal 13 al 15 agosto i biglietti dei treni. Il popolo doveva essere impegnato, gratificato e distratto dalle difficoltà della vita quotidiana.
Mentre il tempo passa, sembra che la voglia di evasione dalle difficoltà quotidiane, faccia ancora dimenticare situazioni drammatiche vissute da intere categorie di lavoratori, che anche oggi sono in lotta per difendere il proprio posto di lavoro. I facchini del deposito "Carrefour" di Chignolo Po (Pavia) passeranno lì, con le famiglie, ferragosto, reclamando il diritto al lavoro ed alla sicurezza.
I lavoratori devono essere tutelati sempre, anche oggi.
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